Come si medita: 7 semplici esercizi per iniziare la meditazione


Ferma tutto

“Fermare” è un termine che si concilia poco o per nulla con il quotidiano, in quanto esige che il nostro mondo fatto di “azione a tutti i costi” venga messo a tacere. Per meditare bisogna fermare.

Cerca quindi nella tua quotidianità i momenti migliori per fermare gli input che arrivano da ogni dove al tuo cervello.

Vai a piedi al lavoro facendo il solito percorso? Spegni il telefono e cammina senza pensare a niente in particolare, imbocca automaticamente le strade quotidiane e vedrai che dopo qualche giorno ti verranno in mente cose che non c’entrano nulla con quanto devi fare – questi sono anche i principi cardine della meditazione camminata. Questo processo può essere applicato a qualunque attività abituale che svolgi, anche i lavori di casa.


Concentrati sulla tua spiritualità

Abbiamo tutti uno spirito, ma spesso soffocato da tutte le nefandezze giornaliere che ci sommergono e opprimono.

Impara a dare importanza alle parole. Quando senti, pronunci, leggi o ti viene in mente una parola, analizzala, scoprine il vero significato, verifica se viene usata nel giusto modo, impara a darle il suo reale valore. Ecco, ad esempio, il termine valore che io ho appena usato può essere un ottimo esempio: che cos’è il valore? A cosa diamo valore noi? Fai uno screening al giorno su una parola del tuo linguaggio abituale, un’analisi spirituale di quel termine… vedrai quante cose ti appariranno diverse.


Ferma la mente su un oggetto

Abbiamo tante cose, ne vorremmo tante altre, ma ci soffermiamo mai a guardare ciò che possediamo? O per il solo fatto che sono di nostra proprietà  giacciono in un angolo in attesa di essere spolverate o recuperate dal fondo di un cassetto?

Cerca un oggetto intorno a te, uno qualsiasi. Può essere un oggetto di casa o un oggetto personale: una sciarpa, un vaso, un bracciale… Osservalo bene, toccalo, guardane la fattura, annusalo, fallo tuo e ferma la tua attenzione su di lui almeno una volta al giorno.

Quando torni a casa prenditi un momento e lascia che la tua mente vaghi mentre accarezzi quell’oggetto.


Considera l’essenza delle cose

Catturare l’essenza delle cose è fondamentale.

Ti ricordi quell’oggetto che da alcuni giorni osservi e tocchi? Ora cerca di immaginarne le origini, come è fatto, i materiali usati, chi può averlo lavorato e maneggiato.

Mentre scrivo questo articolo ho girato lo sguardo su un vasetto, di quelli trasparenti che si comprano durante i viaggi. Al suo interno qualcuno, con vari strati di sabbia, ha creato un paesaggio davvero bello a vedersi, ma penso a quella sabbia raccolta su una spiaggia oltreoceano, a quella persona che l’ha toccata, l’ha setacciata, l’ha colorata. Con una tecnica e una pazienza infinita ha creato la sensazione di onde, vele, gabbiani, sole, mare.

Io sono in contatto con il suo tempo, con i suoi luoghi e questo oggetto trasporta la mia mente in altre civiltà, attraverso lo spazio e il tempo.

Se riuscirai e trarre tutto questo da un oggetto, immagina quando arriverai all’essenza delle persone!


Indaga la natura delle cose

Abbiamo imparato molte cose sul cibo. Sappiamo leggere le etichette, le origini, le calorie, sappiamo che è fondamentale per la nostra salute, per la nostra vita, ma lo sappiamo assaporare? Capiamo le sue origini al di là dell’etichetta?

Prendi un frutto, tienilo tra le mani e fai il percorso inverso, pensa all’albero, alla terra, al sole che l’ha maturato, alle cure che sono state necessarie nei mesi precedenti affinchè il ciclo fosse completato. Ora mangialo, assaporalo lentamente, pensa che questo gusto si trasformerà in energie e riuscirai così­ ad apprezzare e a gustare quello che fino a ieri era una banalità.

Quello che abbiamo fatto fino a qui è davvero poco se ci pensi bene. Non ti ha portato via tempo, non ha scalfito più di tanto le tue abitudini. Nessuno si è accorto di niente, mentre tu un giorno dopo l’altro attraverso questi costanti esercizi hai appreso come si medita e ti sei avvicinato alla consapevolezza.


Pensa alle conseguenze

Una volta raggiunta la consapevolezza, viene naturale pensare alle conseguenze.

Ogni azione, ogni parola, ogni gesto, ogni scelta singola o di una società porta inevitabilmente a delle conseguenze. Conseguenze che possono essere positive o negative e che a loro volta innescheranno meccanismi sempre più complessi.

Non è facile comprendere questo consiglio, soprattutto non è facile seguirlo, ma chi vuole avvicinarsi alla meditazione sa che è un lavoro lungo e certosino indagare all’interno di noi stessi.

Pensa alle conseguenze che possono derivare da una tua risposta, da una presa di posizione, da un tuo gesto.

Non ti sto suggerendo di non farlo, solo di pensare prima alle conseguenze. A volte può aiutare immedesimarsi, mettersi nei panni di chi sta ricevendo la tua risposta o il tuo gesto e pensare a come ti sentiresti tu se fossi al suo posto.


Cerca l’armonia

Tutti abbiamo presente il tremendo fastidio del gesso che stride sulla lavagna o quei fischi assordanti che escono dalle casse acustiche mentre si mette a punto un impianto audio. Sono suoni disarmonici, il rumore del traffico è disarmonico, la gente che urla è disarmonica e potrei continuare all’infinito.

Noi abbiamo bisogno di armonia, ne abbiamo bisogno come di una medicina.

Quindi dobbiamo imparare a crearcela.

Cerca un luogo tuo, dove ti senti bene. Crealo in casa, in un angolo tutto tuo, oppure se ami passeggiare scegli un bosco, un fiume, insomma un posto dove tu possa spogliarti di tutte le sovrastrutture e passare un po’ di tempo in pace e armonia. Prepara un tè, circondati di elementi che possano creare benessere e cerca di passare almeno 10 minuti al giorno svuotando la mente da tutto quello che ti è capitato. Fallo soltanto per te stesso, è una cura obbligatoria.

Perché per poter dare devi prima scoprire cosa possiedi.

Una volta che avrai completato questi sette passi, che li avrai padroneggiati e li avrai resi parte integrante delle tue giornate, il tuo spirito sarà  pronto per la meditazione.

Fonte: meditazionezen.it



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