La panacea per tutti i mali
Ai piedi del Ponte di Rialto, in Salizada Pio X, circondata
da una miriade di bancarelle di souvenirs, si trova in alto una testa dorata,
l'emblema dell'antica farmacia "Alla Testa d'Oro", una delle
pochissime autorizzate alla vendita della "Teriaca".
Il nome di Teriaca (o triaca) deriva dal greco theriaké, che
vuol dire "rimedio contro i morsi di animali velenosi (theìron = animale
velenoso, serpente)".
Si trattava di un intruglio spacciato per medicamento ma
destinato a tener banco per oltre duemila anni. Sembra sia stato inventato da
Andromaco il Vecchio, medico di Nerone, il preparato farmaceutico pare fosse in
grado di guarire tutte le malattie.
Nella Repubblica di Venezia, la Teriaca veniva preparata una
volta l’anno con una pomposa cerimonia alla presenza dei Priori e dei
Consiglieri dei medici. Già a quell’epoca era d’obbligo, ogni anno, una specie
di “sperimentazione pubblica” in vivo: si faceva mordere un animale da una
vipera, e se questo non fosse morto, avrebbe voluto dire che la Teriaca era di ottima
qualità e che quella era pertanto una buona annata.
Tutti esultavano per i buoni affari che si prospettavano:
medici, farmacisti, autorità sanitarie e... ciarlatani.
L'antica farmacia "Alla Testa d'Oro" produceva il
medicinale miracoloso in base alla segretissima ricetta, già dal 1603 e
continuò a farlo anche dopo la caduta della Serenissima fino al 1940, anno in
cui si smise di produrla perché si dovette eliminare un ingrediente
dall'effetto sedativo: l'oppio.
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