Rise and fall of Alpha Boy
E’ anche inutile che Safe the children si allarmi perché il 51% dei quindicenni non sa comprendere un testo e che gli adolescenti italiani, in media, usciti dalla maturità, abbiano una preparazione che oscilla tra la quinta elementare e la terza media.
Se ci ritroviamo ragazzi più misogini del marchese De Sade, ignoranti e perennemente collegati a social dove si sentono deus ex machina e leoni da tastiera solo perché protetti da uno schermo, è esclusivamente colpa della società.
Una società che negli ultimi 30 anni è passata da Non è la Rai alle Veline, passando per Uomini e Donne e Temptation Island, insomma lo svilimento e la mercificazione totale del corpo femminile e l’ascesa del maschio alfa e del machismo come massima forma di virilità.
Tutto questo non poteva che partorire l’ennesima stupidissima, sessista, discriminante e misogina challenge su quel social che avrei chiuso anni fa: la Boiler Summer Cup.
Non ci vuole una grande fantasia per tradurre cosa voglia dire la boiler (scaldabagno) summer cup, ci vuole solo tanta miseria per pensarla.
La challenge, consiste nel puntare una ragazza sovrappeso in discoteca, invitarla a ballare e “concludere” con lei postando video e prove sul social network sfidando un amico a trovare un’altra ragazza con un peso superiore alla prima. Il tutto condito dal solito branco di leoni che si avventa sui post con i soliti e beceri epiteti che fanno venire da vomitare.
I mi chiedo, questi ragazzi lo sanno che sono nati da una donna? Cosa direbbero se in uno di questi video vedessero la sorella o la madre? Si getterebbero nella mischia con la stessa violenza e usando gli stessi termini misogini e grassofobi?
Lo sappiamo tutte quale è il punto debole di un uomo, perché se una ragazza può dimagrire, quel ciccettino di carne a cui la loro autostima è legata, non cresce più.
Quindi ragazze, a quando la Colibrì Summer Cup?
[Dedico questo post a tutte le donne, a
tutti i corpi considerati non conformi, alle persone transgender, a tutte le
persone della comunità LGBTQIA+, alle persone nere e alle persone disabili.]
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