Connessi o non connessi?

In questi anni il web ha cominciato a ricoprire un ruolo sempre più importante nelle nostre vite. Se prima utilizzavamo internet principalmente per intrattenimento, oggi anche i nostri figli si ritrovano immersi nella digitalizzazione anche in campo scolastico.
Ma purtroppo la società di oggi è piena di insidie, e la rete non ne è esente, anzi.
Restare sempre più connessi vuol dire aumentare le possibilità di essere vittime di cyberattacchi e cyberbullismo.

Premesso che la mia famiglia è un pochino “particolare” (per scelta non abbiamo la TV), mio marito ed io abbiamo deciso che i bambini non debbano usare internet se non strettamente necessario.
Però internet fa parte della vita di tutti noi, e quando serve, loro che non hanno nessun tipo di dispositivo personale, ci devono chiedere uno dei nostri.
Mio marito, che lavora nel settore digitale, ha “blindato” casa per non correre nessun rischio.

Ecco cosa abbiamo fatto per rendere tutto più sicuro.

💾𝗟’𝗶𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻’𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 “𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿”, di cui prevalentemente mi occupo io, per aiutare i bambini a comprendere quali sono i potenziali rischi in cui possono incorrere sul web.

💾𝗔𝘁𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗲-𝗺𝗮𝗶𝗹: in questo caso per noi è facilissimo, i nostri figli non hanno mail. Anche perché spesso e volentieri sono uno dei mezzi utilizzati per truffe o furto d’identità.

💾𝗦𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹 𝗻𝗲𝘁𝘄𝗼𝗿𝗸: inutile dire che non hanno nessun tipo di account social, essendo molto piccoli (primarie). In futuro questo punto lo includerò nell’educazione “cyber”.

💾𝗔𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗣𝗮𝗿𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹 𝗖𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹: quando utilizzano una app o fanno una ricerca sul web, abbiamo impostato sempre l’opzione di Parental control, in modo da far filtrare i contenuti direttamente dall’applicazione.

💾𝗣𝗮𝘀𝘀𝘄𝗼𝗿𝗱 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗲: si sa che è comodo avere la famosa 1234, ma purtroppo oltre a non essere sicura a livello informatico, i bambini sono fin troppo furbi e scoprire la password (magari ti spiano mentre le sblocchi) per loro è un gioco. Per questo scegliete password lunghe e difficili, meglio e decisamente più comodo, se avete uno smartphone con il riconoscimento delle impronte digitali, così i bambini avranno bisogno di noi per accedere.

💾𝗥𝗲𝘁𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗲𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗽𝗶𝘂̀ 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲: qui entra in gioco mio marito. Abbiamo un modem “intelligente” come lo chiamo io (vi risparmio i paroloni), acquistato dopo attenta consultazione fra lui ed un suo collega, che si può programmare in tutto. Io dico spesso che fa anche il caffè, in pratica quando navigano i bambini, molti siti sono bloccati (youtube, siti di streaming, e-commerce, contenuti per adulti, e tutti quei siti che al momento non vogliamo che vedano) infatti con questa programmazione si può decidere di escludere quello che si vuole. Inoltre ha inserito un “gettone” per la navigazione, finito il tempo del gettone non funziona più nulla, solo noi abbiamo il codice per aumentare il “tempo della corsa”. Per evitare che aggirino le difese della casa, mio marito prima di far usare il dispositivo, disabilita la possibilità di usare la rete dati dello stesso, così o passi dal controllo o oppure hai in mano una inutilissima mattonella.

Così facendo la scimmia brutta di internet non ha tempo di salire.



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