L'albero di Natale è pagano.
La tradizione cristiana dell’albero di Natale ha le sue origini nella celebrazione pagana di Yule, il solstizio d’inverno.
Famiglie pagane portavano un albero in casa così che gli spiriti dei boschi avrebbero avuto un posto dove restar caldi nei mesi invernali.
Campanelle erano appese ai rami così che si poteva riconoscere quando uno spirito era presente. Il cibo era appeso per farli mangiare e una stella a cinque punti, il pentagramma, simbolo dei 5 elementi, era messo a capo dell’albero.Così come gli alberi da frutta, anche i sempreverdi sono un elemento fondamentale delle celebrazioni del solstizio invernale: l’albero sempreverde, che mantiene le sue foglie tutto l’anno, è un ovvio simbolo della persistenza della Vita anche attraverso il freddo, l’oscurità e l’apparente morte dell’inverno.
L’albero di Yule rappresentava la fortuna per una famiglia così come un simbolo della fertilità dell’anno che sarebbe arrivato.
I colori della stagione, rosso e verde, sono anch’essi di origine pagana, così come l’abitudine di scambiarsi i regali.
Nei paesi latini cattolici, come l'Italia, l'albero di Natale è arrivato molto più tardi di quello che potremmo immaginare.
In questi paesi l'albero di Natale - collegato quindi alla religione cattolica - giunse per la prima volta nel 1840 per volere di Elena di Mecklenburg, principessa tedesca protestante che, avendo sposato il duca d'Orléans si era ritrovata a vivere alla corte cattolica di Francia, mantenendo e portando con sé le sue tradizioni.
In Italia questa abitudine cominciò a propagarsi nel '900 e solo nel dopoguerra divenne così sentita e diffusa come lo è oggi.
Inizialmente il Papa era fortemente contrario a questa usanza, in quanto essendo una tradizione di origine pagana veniva considerata profana.
Prima della tradizione dell’albero di Natale, vi era l’usanza del ceppo natalizio.Quella del ceppo di Natale è anch’essa una tradizione di origine celtica pagana che riprende il ceppo di Yule, usanza legata al periodo festivo del solstizio d'Inverno, detto Yuletide.
Far bruciare il ceppo aveva il significato di chiedere al sole di scaldarci ed illuminarci, infatti nei giorni successivi al solstizio il sole comincia il suo semestre di “rinascita” con conseguente allungamento delle ore di luce della giornata.
Tra le tradizioni natalizie di una volta troviamo proprio questa usanza, ripresa e riadattata dal cristianesimo. Essa era ampiamente diffusa prima dell'arrivo e della sostituzione con l'albero di Natale.
L’iconografia del Natale rivela inequivocabilmente l’origine pagana di questa festa, basta togliere il presepe e gli angeli, tutto il resto è Yule.
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