Lo sposalizio del mare


La festa della Sensa, anche detta dello " Sposalizio del mare ", ha più di mille anni. Nel giorno della Sensa ( l'Ascensione ) si celebra lo storico " Sposalizio del mare ", a ricordo della conquista della Dalmazia da parte delle navi veneziane capeggiate dal doge Pietro Orseolo II nel 999-1000.

In quell'anno si decretò che da allora ogni anno, nel giorno della Sensa, il doge e il patriarca si dovessero recare fuori del porto del Lido per benedire il mare, un rito propiziatorio, dal cerimoniale semplice e modesto.

Circa due secoli più tardi, nel 1177, il papa Alessandro II, per l'aiuto avuto nella riconciliazione con l'imperatore Federico I Barbarossa , donò al doge Sebastiano Ziani un anello d'oro, come atto di riconoscenza, e pronunciò le famose frasi : " Ricevi quest'anello in pegno della sovranità che voi e i vostri successori avrete perpetuamente sul mare " - " lo sposasse lo mar si come l'omo sposa la dona per esser so signor ".

Il papa, inoltre, concesse l'indulgenza dai peccati per tutti coloro che si sarebbero recati in preghiera nella chiesa di San Marco negli otto giorni successivi , diventati poi quindici. Da quel momento ebbe inizio quella tradizione secolare dello " Sposalizio del mare ", la mistica unione di Venezia con il mare.

La festa della Sensa era grandiosa. Il doge saliva tra squilli di tromba sulla sua nave di rappresentanza, il bucintoro, con tutto il suo seguito. Seguita da un folto corteo di barche di ogni forma e colore, tutte parate a festa, la nave dogale salpava per il porto di San Nicolò del Lido.

                                                        Modello del Bucintoro esposto al Museo Storico Navale di Venezia

Il corteo acqueo faceva una breve sosta davanti all'isola di Sant'Elena per ricevere l'omaggio dei monaci di quel convento, poi un'altra pausa, nei pressi del Lido, per accogliere a bordo il vescovo di Castello ( dal 1451 il patriarca di Venezia ). Continuava poi l'andata fino all'imboccatura del porto del Lido, davanti al forte di Sant'Andrea, dove il patriarca versava dell'acqua benedetta e il doge lasciava cadere in acqua un anello d'oro, pronunciando queste parole: " ti sposiamo, o mare, in segno di eterno dominio ".

Con questa cerimonia aveva inizio la Fiera della Sensa, con feste, spettacoli, ciarlatani e cantastorie in tutta la città. In piazza San Marco si teneva un mercato di merci di ogni tipo e di ogni paese. Una folla di visitatori, di tutte le nazionalità, sfilava fra le bancarelle e le caffetterie; l'aria era quella giusta di una vera fiera internazionale.

In occasione della Festa della Sensa del 16 maggio 1792, venne inaugurato il nuovo teatro La Fenice. L'ultimo " Sposalizio " della Repubblica di Venezia avvenne nel 1796 con il doge Lodovico Manin. 

La cerimonia si ripete oggi come festa tradizionale la prima domenica dopo il giorno dell'Ascensione.



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