Un pianeta, 3 regole
Un impegno per una maggiore educazione ambientale può essere messo in atto prima di tutto in casa.
Per esempio, uno dei gesti quotidiani più ricorrenti come lavarsi i denti o lavarsi le mani può comportare enormi sprechi d’acqua nel lungo periodo, a causa della pessima abitudine di lasciare il getto dell’acqua aperto: nell’atto di lavarsi i denti, almeno 2 minuti per una buona pulizia, è inutile infatti lasciare il rubinetto aperto. Per una buona pulizia delle mani, invece, è soprattutto necessaria una buona perizia nell’insaponarle: l’acqua serve solo per bagnare le mani prima del sapone, e per sciacquarle poi. Il risparmio d’acqua è assicurato, si tratta solo di modificare qualche piccola abitudine.
Altro piccolo accorgimento: preferite la doccia, rispetto il bagno, eviteremo così uno spreco di acqua notevole.
Le lampadine a fluorescenza a basso consumo o a led, costano di più, ma consumano meno e durano di più, tanto da ammortizzare la spesa dell’acquisto e ridurre notevolmente le bollette. Basti pensare che una lampadina a basso consumo di 40 watt equivale ad una normale da 100 watt.
Applicare, laddove possibile la regola delle 3R dell’ecologia, meglio conosciuta come regola delle 3R.
L’obiettivo principale della proposta è quello di sviluppare abitudini di consumo responsabile.
Il consumo responsabile si riferisce alle strategie che dovrebbero essere utilizzate per gestire i rifiuti, ottenere il massimo da ogni materiale e dare priorità alla riduzione della quantità di rifiuti prodotti.
Ridurre.
La riduzione dell’inquinamento riduce l’impatto sull‘ambiente. La riduzione si attua su due livelli: moderare il consumo di risorse e di energia ed evitare l’esistenza di materiali destinati al monouso.
Possiamo dedicarci al risparmio nell’utilizzo della plastica attuando un uso responsabile delle materie plastiche, in relazione ai problemi che esse generano sulla salute dell’uomo e su quella del pianeta.
Riutilizzare.
Tutto il materiale ha più di un uso, non importa se lo si ripara per lo stesso uso o se si pensa a quale altra funzione avrebbe in casa, in ufficio, a scuola o in qualsiasi altro luogo.
Questa seconda strategia prevede l’acquisto di oggetti di seconda mano. Ciò conferisce al prodotto un nuovo utilizzo e diminuisce l’acquisto di nuovi prodotti.
Riciclare.
Il riciclaggio consiste nell’utilizzare un oggetto allo stesso modo della sua funzione originale o nell’utilizzarlo per realizzare un altro prodotto.
Ci sono molte ragioni per riciclare: le risorse naturali vengono preservate, i livelli di inquinamento si abbassano, la vita utile degli oggetti si allunga, indipendentemente dal fatto che abbiano un uso diverso. Ad esempio raccogliendo i tappi di plastica delle bottigliette: in tantissime città d’Italia vengono riutilizzati per opere di utilità sociali.
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