Io e l'hammam
Quella dell'hammam è un esperienza fantastica che personalmente consiglio sempre di fare se capitate da quelle parti.
Sono stata sia a Casablanca sia a Marrakech ed entrambe le volte mi sono felicemente goduta il rituale di purificazione dell'hammam. Voglio raccontarvi la mia esperienza che è stata abbastanza "spartana" perchè non ho voluto andare in hammam spa privati che, a mio avviso, non ti fanno vivere la vera esperienza del bagno marocchino, ma sono stata in hammam pubblici, per capirci quelli che frequentano i locali.
Cos'è un hammam?
L’hammam è un grande bagno turco, sul modello delle terme romane, luogo d’incontro, di relax, di svago e di uso sociale del tempo libero.
Per gli arabi ha anche un significato religioso, molti infatti sono costruiti accanto alle moschee per essere utilizzati per le abluzioni che precedono la preghiera.
I benefici dell’hammam sono molteplici.
La temperatura e l’umidità all’interno favoriscono la sudorazione e quindi l’espulsione delle tossine, rendendo la pelle più elastica e luminosa. Inoltre si favorisce il ricambio cellulare, che avviene tramite l’energico scrub effettuato sulla pelle. Il calore poi scioglie le tensioni muscolari, rilassa la mente e sviluppa endorfine, favorendo così il benessere psicofisico. E ancora il calore provoca la vasodilatazione, favorendo la circolazione.
La mia esperienza.
Entrambe le volte ho pagato pochi dirham per circa un’ora di trattamento. L’hammam che ho fatto a Casablanca è durato più a lungo ed è stato più completo, con vari step.
A Marrakech sono stata all’hammam Mouassine, i bagni pubblici più antichi della città.
Arrivata lì, con una mia amica marocchina (di norma si va sempre in compagnia di un'altra donna), mi hanno fatta cambiare e rimanere solo in mutande, ho messo i miei vestiti in una borsa di paglia e sono stata accompagnata in una sala con una vasca di acqua bollente. Mi hanno fatta immergere lì per un po’, per poi farmi sedere a terra in una stanza completamente fatta di marmo piena di vapore. Nella stessa stanza c’erano altre donne che, sedute su degli sgabelli bassissimi, si scrubbavano usando l’acqua dal loro secchio.
Una signora berbera si è dedicata a me ed ha cominciato a lanciarmi delle secchiate di acqua calda addosso che nemmeno a un addestramento dei marines sanno essere così violenti. Io però ho amato molto tutto questo folclore. Poi mi ha lavata accuratamente dappertutto con un sapone verde scuro e super viscido, ma con un buonissimo odore, questa parte del rituale si chiama savonage.
Dopo avermi sciacquata lanciandomi di nuovo numerose secchiate d’acqua calda ha iniziato a scrubbarmi con un loro guanto speciale, il guanto di Kessa, che tira via quasi pure i tatuaggi, tanto va a fondo. Il guanto lo vendono ovunque in città, anche al souk, ma a me entrambe le volte è stato regalato. Attenzione che se si strofina troppo forte si rischia di farsi male alla pelle, soprattutto se siete sensibili. Loro in tutta onestà non sono affatto delicate, anzi, mi ha spellata come un serpente quando fa la muta. Io almeno una volta a settimana a casa mia mi faccio un bello scrub profondo, eppure in hammam ho visto veri e propri ricciolini di pelle venir raschiati via da questo guanto miracoloso. Il tutto sempre sedute sul marmo per terra e in modo abbastanza violento.
Dopo il lungo momento scrub c’è un’altra ondata di acqua calda per togliere via ogni residuo di pelle morta appena raschiata e prepararsi allo step successivo, ovvero sono stata cosparsa di ghassoul precedentemente sciolto in una ciotola.
Il ghassoul è la loro argilla che ha un effetto purificante e che viene applicato con movimenti circolari e poi risciacquato dopo una breve posa. Il ghassoul addolcisce l’epidermide, riduce la secrezione di sebo, rigenera la pelle, eliminando le cellule morte e mantenendo l’equilibrio dei pori.
Risciacquata ancora una volta per rimuovere l’argilla sono stata portata su un lettino per venir cosparsa di olio di Argan unito a miele purificante ed olio essenziale di rosa riequilibrante, per poi essere mummificata con dei panni e lasciata lì per mezz'ora.
L'olio di Argan viene estratto dalla pianta di Argania Spinosa che cresce esclusivamente in Marocco e che, grazie ai grassi essenziali presenti al suo interno, è emolliente, elasticizzante ed idratante.
Dopodiché sono stata risciacquata (sempre con violente secchiate d’acqua calda), mi è stato lavato di nuovo il corpo e stavolta pure i capelli, usando una spazzolina di plastica tonda a denti larghi che massaggia il cuoio capelluto.
Ma non è finita, già che ero sul lettino, rigorosamente di marmo, mi è stato fatto un bellissimo massaggio rilassante, ma estremamente energico, per concludere in bellezza una serie di trattamenti meravigliosi.
Un consiglio super pratico: portatevi delle mutande di ricambio da indossare post hammam, perché le vostre saranno completamente fradicie, visto che le terrete addosso per tutta la durata del bagno.
A fine hammam la mia pelle era così liscia, che sembrava avessi due mesi e io mi sentivo leggerissima con tutta quella pelle morta in meno.
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