Flavonoidi: a cosa servono e in quali alimenti si trovano.
I flavonoidi o bioflavonoidi sono una vasta classe di composti fenolici diffusi nel mondo vegetale. Nello specifico, si tratta di metaboliti secondari prodotti dalle piante. Oltre 6.000 molecole differenti, in grado di esercitare svariate attività biologiche che risultano molto utili per l’organismo.
Si trovano indicati anche come vitamina P.
Flavonoidi: dove si trovano
I flavonoidi si trovano in tantissimi alimenti come frutta, verdura, semi, foglie, rizomi, radici e cortecce di numerose piante, così come in alcuni tipi di bevande come il tè e il vino rosso.
Dal momento che i flavonoidi sono una famiglia molto numerosa, che comprende più di 6.000 composti polifenolici idrossilati, a loro volta raggruppati in 7 categorie, abbiamo riassunto in un elenco le tipologie principali di flavonoidi indicando, per ognuna di esse, dov’è contenuta.
- Isoflavoni: si trovano nei legumi (principalmente la soia), nella frutta secca, nei funghi e in alcuni cereali integrali (orzo), nonché in diverse piante medicinali
- Flavoni: contenuti all’interno di ortaggi come il sedano e peperoni rossi, e nelle scorze di agrumi, nonché nella menta, il ginkgo biloba e prezzemolo
- Flavonoli: sono i più abbondanti; sono infatti presenti in tantissime tipologie di frutta e verdura come mele, uva, mirtilli, lattuga, pomodori, porri, broccoli, cavolo e cipolla, ma anche in bevande come il tè, i succhi di frutta e il vino rosso
- Flavanoni concentrati negli agrumi, in particolare arancia e pompelmo
- Flavanoli o catechine: sono presenti nella frutta, in particolare: pesche, pere, mele, banane, mirtilli, ed anche nel tè verde e nel cacao
- Antocianine: si trovano prevalentemente nei frutti di colore rosso, come mirtilli rossi, uva rossa, fragole, lamponi, ribes nero, more. Ma anche nel cacao, nelle rape rosse, nelle carote viola e nella patate viola
- Calconi: sono presenti in quantità significative all’interno di pomodori, fragole, uva ursina e pere, ma anche nel grano
- Proantocianidine, note anche come tannini condensati, sono abbondanti nell’uva, nel cacao e nella frutta secca.
Benefici dei flavonoidi per la salute umana
Numerosi studi condotti hanno provato che questa grande varietà di composti è in grado di esercitare diverse azioni benefiche sull’organismo umano, tanto che il Ministero della Salute riconosce i flavonoidi nella lista “Altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico”. Ecco quali sono gli effetti benefici dei flavonoidi:
- contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi, per questo sono un’ottima fonte di sostanze antiossidanti e antinvecchiamento
- agiscono positivamente sulla microcircolazione sanguigna e linfatica favorendo la protezione dei piccoli vasi venosi
- mantengono il fegato in buona salute
- proteggono la pelle dall’azione nociva dei raggi ultravioletti
- rafforzano il sistema immunitario
- hanno un ruolo importante circa la perdita di grasso viscerale
- prevengono varie patologie soprattutto cardiovascolari, infiammatorie e neoplastiche
- svolgono attività simili a quelle degli estrogeni naturalmente prodotti dall’organismo
- hanno un’azione antiulcera
È bene specificare che i flavonoidi, di per sé, non possono curare malattie, ma sono indubbiamente nutrienti utili che possono essere facilmente introdotti attraverso una dieta varia ed equilibrata.
Sono comunque in corso studi e ricerche volti a determinare le potenziali attività terapeutiche di questi composti al fine di poterli sfruttare, in futuro, anche in ambito clinico per il trattamento diretto di vari disturbi. Nello specifico, si stanno studiando gli effetti dei flavonoidi nei seguenti ambiti:
- proprietà antitumorali e anti-mutageniche
- prevenzione della neurodegenerazione associata al morbo di Alzheimer
- proprietà ipolipidemizzanti
- proprietà antipiastriniche e anti-trombogeniche
- i ruoli esercitati nei confronti di vari tipi di malattie come diabete, gotta, aterosclerosi, osteoporosi
- proprietà antivirali e antibatteriche
Controindicazioni ed effetti collaterali
Facendo parte di una classe ampia e complessa, i flavonoidi intesi in senso generico non hanno particolari controindicazioni, nel senso che le singole azioni e interazioni vanno valutate caso per caso.
In linea generale possiamo però dire che, se assunti a dosi elevate, possono generare radicali liberi e funzionare come inibitori di enzimi chiave nel metabolismo degli ormoni, dando così vita a effetti nocivi che superano gli eventuali benefici. Ecco perchè è fondamentale assumerli nelle quantità indicate dal medico.
Non vanno inoltre assunti durante la gravidanza poiché attraversano facilmente la placenta e possono avere effetti nocivi sul feto.
Fonte:Tuttogreen.it
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