Pelle in inverno: come proteggere dal freddo viso, labbra e mani

Il clima secco e gli sbalzi di temperatura causano l’impoverimento della barriera idrolipidica. Per questo motivo le aree che restano allo scoperto tendono a essere pallide, poco ossigenate e disidratate. Ma con le creme-cappotto si può superare felicemente l’inverno senza danni

Gennaio: solo a nominarlo, un brivido di freddo ci attraversa dalla testa ai piedi. Avvolgerci in lane e piumini, tuttavia, non sarà sufficiente per proteggere il viso, le labbra e le mani dalle conseguenze dell’inverno. Per attuare una corretta strategia antigelo su queste zone delicate, partiamo dai meccanismi di adattamento della pelle alle basse temperature.

Cosa succede alla pelle con il freddo?

La presenza di termorecettori innesca nella pelle i processi utili a limitare la dispersione del calore. Il sintomo più evidente è una vasocostrizione responsabile del colorito spento che contraddistingue il nostro viso in questo periodo dell’anno.

Il clima secco e gli sbalzi di temperatura tra luoghi riscaldati e ambiente esterno aumentano la perdita di acqua attraverso la cute, con l’impoverimento della barriera idrolipidica che protegge naturalmente la pelle. Per queste ragioni, le aree che restano allo scoperto tendono a essere pallide, poco ossigenate, secche e disidratate, con desquamazioni che possono generare dolorosi taglietti, le temute screpolature.

Mani e labbra.

Mani e labbra si seccano più facilmente: per evitare che all’aridità subentrino dolorose infiammazioni, è bene tenere sempre a disposizione creme protettive e lipstick da applicare più volte durante la giornata. Due consigli utili: il gesto istintivo di umettare le labbra è da evitare, perché con la saliva aumenta la dispersione dell’acqua cutanea. Le mani devono essere risciacquate e asciugate con estrema cura, se vogliamo scongiurare il rischio di sensibilizzazione ai detergenti.

L’età fa la differenza.

Va sottolineato che non tutte le età hanno la stessa sensibilità nei confronti del clima freddo. Per esempio, nelle donne in menopausa, gli sbalzi ormonali e la diminuzione degli estrogeni vanno ad assottigliare il derma e l’epidermide, con una perdita di idratazione che peggiora con il gelo. Mentre le basse temperature possono rappresentare un vero toccasana per i pori dilatati, tipica problematica delle pelli giovani. Il ghiaccio, infatti, è un valido alleato per tonificarle e uniformarne la grana.

La regola dei due ingredienti.

Dal punto di vista cosmetico, gli ingredienti che rispondono alle esigenze della pelle in inverno lavorano su due fronti: da una parte, l’effetto barriera per trattenere l’idratazione e ripristinare il film idrolipidico cutaneo. Dall’altra, l’azione lenitiva per dare sollievo in caso di prurito, bruciore e irritazioni.

Per il viso, decisiva una routine cosmetica che associa una crema “effetto-cappotto” con burro di karité e glicerina, a un siero per l’idratazione profonda a base di acido ialuronico. Anche l’acqua termale è un alleato contro le reazioni al freddo, ma anche nei confronti dei radicali liberi che si producono con lo stress e con la permanenza davanti alla luce blu da smartphone e pc.

Lo smog resiste al freddo.

Un problema in più per chi vive in città: lo smog, deleterio specialmente per le pelli secche e sensibili, ma per fortuna arginabile con un buon fondotinta da usare come scudo protettivo (oltre che per darsi un tono più luminoso e accattivante). Quindi, anche un velo di trucco può – letteralmente – salvare la faccia dall’inverno.

Fonte:IoDonna



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