L'importanza del codice etico

 

La partita sull’attuazione dell’etica nel mondo dell’economia e degli affari, oggi, si gioca sull’applicabilità e sull’efficacia degli strumenti dell’etica economica all’agire delle organizzazioni, posto che, come ben sappiamo, tra etica ed economia non ci sono mai state “armonie prestabilite”. Il codice etico, tra gli altri , è lo strumento principale che hanno adottato oramai la quasi totalità delle imprese, soprattutto quelle di grandi dimensioni, a partire dagli anni ’80 negli States e dagli anni ’90 in poi anche in Europa.

Il codice etico è la carta dei diritti e dei doveri fondamentali attraverso la quale l’impresa chiarisce le proprie responsabilità etiche e sociali verso l’interno e verso l’esterno. Esso risponde all’esigenza dell’impresa di dichiarare su quali criteri intende operare per bilanciare gli interessi degli stakeholder interni ed esterni. In sostanza il codice etico offre la possibilità a tutte le parti interessate, ovvero a tutti coloro che intrattengono relazioni con l’organizzazione impresa, di potere verificare se le loro aspettative e le loro legittime pretese sono state considerate attraverso un criterio di equità.

Questo discorso può apparire come una pura e semplice enunciazione di buona volontà, ma così non è. In effetti, il codice etico costruisce relazioni di fiducia reciproca all’interno delle organizzazioni proprio perché richiede un riconoscimento e un consenso alle persone a cui si rivolge, il che risulterebbe difficile o impossibile in un codice disciplinare o in assenza di un codice etico chiaro e scritto.

Il codice etico richiede adesione ai principi e alle norme che vengono preventivamente condivise e approvate. Al riguardo, è bene chiarire che l’adesione alle norme del codice non vuol dire che i valori personali dovranno essere cambiati per adeguarli a quelli che “vuole” l’impresa. Il codice etico esprime valori e richiede consenso solo nella sfera delle relazioni economiche interpersonali, senza interferire in alcun modo nella sfera di libertà negativa delle convinzioni religiose, morali, politiche di ciascuno di noi.

Di norma, la carta dei diritti e dei doveri fondamentali di un’impresa ha come punti di riferimento i seguenti principi: uguaglianza, equità, riservatezza, tutela della persona e dell’ambiente, onestà, imparzialità e trasparenza.

 

Perché adottare il codice morale in azienda

Secondo un rapporto della Business Roundtable gli intenti per i quali le imprese adottano un codice etico sono sostanzialmente due.

L’impresa attraverso il codice etico, non solo previene l’opportunismo all’interno, ma costruisce reputazione verso l’esterno.

L’impresa così può utilizzare il codice per prevenire comportamenti irresponsabili o illeciti da parte di chi opera in nome e per conto dell’azienda, posto che introduce una definizione chiara ed esplicita delle responsabilità etiche e sociali dei propri dirigenti, quadri, dipendenti e spesso anche fornitori verso i diversi gruppi di stakeholder.

Nondimeno, l’impresa, oltre ai profitti, attraverso il codice etico, può accumulare reputazione e questo è un bene essenziale per la sua sopravvivenza e la sua crescita, posto che nessuna impresa può fare a meno della fiducia dei clienti, dei collaboratori e di quanti direttamente o indirettamente hanno a che fare con essa. Tra mettere un freno all’opportunismo interno e costruire reputazione all’esterno, ovviamente vi è correlazione. Tutto quello che viene fatto per limitare o eliminare gli abusi all’interno delle imprese, si riflette perfettamente all’esterno in termini di maggiore affidabilità e quindi di reputazione.

Il codice etico agisce quindi in due direzioni differenti, ma che concorrono entrambe a migliorare il benessere dell’impresa.

 

Funzione del codice

Un codice morale definisce chiaramente che cosa ci si può aspettare da un’impresa che liberamente dichiara di volersi conformare a principi generali astratti e a condotte precauzionali preannunciate anche se non ci sono norme legali che obbligano l’impresa ad adottare sistemi di prevenzione di reati.

Tuttavia, siccome ci sono leggi che puniscono le imprese, si badi non i singoli, che non adottano modelli organizzativi per prevenire i reati (art.6 L.231/2001), il codice non potrà che contenere un insieme di regole precauzionali per ciascuna area a rischio di opportunismo nei rapporti con gli stakeholder, la cui implementazione non è connessa all’accadere effettivo di pratiche illegali, bensì al solo rischio che possano accadere in violazione di un principio.

 

Vantaggi dell’adozione del codice etico

Il vantaggio di questo modo di procedere è che possiamo assumere impegni anche quando siamo consapevoli che potranno accadere eventi non previsti e non noti, cioè quando il contratto è incompleto, perché c’è una soglia di vaghezza stabilita a priori per ciascun dominio di applicazione di un principio che ci consente di affermare che, se la soglia è stata superata, allora di conseguenza dobbiamo attenerci a una regola di condotta ex ante determinata, senza bisogno di conoscere i dettagli per altro imprevisti, degli stati del mondo intercorsi.

 

Modalità di redazione

Al fine di redigere al meglio questo importante strumento di competitività e qualità aziendale, si rende necessaria un’attenta analisi di tutta la strutturazione dell’impresa. Gli organi di management devono riunirsi e discutere sui valori e i principi che animano l’organizzazione, al fine di individuare quelli che meglio si adattano alla realtà specifica.

Successivamente, verranno definite le sanzioni, con relative modalità, per il rispetto delle regole valoriali. Infine, gli organi aziendali preposti dovranno comunicare con i principali destinatari e gli stakeholders, con l’intento di condividere tali regole.

Una volta approvato, il codice etico entrerà in vigore e sarà soggetto a continue modifiche per farlo essere un documento sempre attuale. 

Come strumento di gestione aziendale, il codice di condotta acquista un’importanza fondamentale, soprattutto in un’ottica di valori ispirazionali e regole generali che hanno guidato la nascita dell’azienda stessa. E devono continuare a farlo nel tempo.



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