Il Codega, un mestiere veneziano antichissimo e poco conosciuto.

Un tempo, prima dell'illuminazione stradale, calli e callette di notte erano buie e di conseguenza pericolose, il rischio era di perdersi o peggio di venir derubati. 

L'unica fonte di luce erano i cesendelli, i lumini posti ad illuminare le immagini sacre dei capitelli,una luce fioca sicuramente non sufficiente.

È cosi che nasce il codega ed il suo mestiere particolare quello di fare luce nel dedalo di calli, callette e campielli di Venezia.

Nel 1450 a causa di un aumento esponenziale delle aggressioni notturne, si decide di rendere obbligatorio l'uso dei lumi a chi girasse per strada  dopo le 3 di notte.

Così i veneziani cominciano a girare con candele e lumini, piccoli fanali... Insomma qualsiasi cosa facesse un pò di luce per scongiurare il pericoloso di aggressioni.

I Nobili ed i più ricchi decidono di delegare questo compito ad una persona che regga il moccolo per loro...

Nasce così la figura del Codega!

La parola Codega si pensa derivi dal greco "Odegos" che significa : "guida".

Il codega era infatti una specie di guida che portava la luce nel buio.

Questa figura muta la sua attività nel tempo, quando il far luce non è più necessario, e il codega diventa colui che accompagna le donne a casa dopo il teatro o in tempi più recenti chi accoglieva per conti degli hotels i turisti con degli ombrelli in caso di pioggia.

Oggi invece l'espressione "reggere il moccolo" che deriva da questo antico mestiere, ha preso un'accezione più negativa indicando il famoso terzo incomodo.

Per vivere Venezia, e non visitarla solamente.



Commenti

Post più popolari