Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno
Non c’è niente di peggio – o quasi – per un responsabile che vedere i migliori collaboratori fare i bagagli e fuggire a gambe levate dopo che questi ultimi avevano profuso tempo ed energie, senza vedersi riconosciuto nulla.
Spesso questa è la motivazione principale della fuga di “talenti” dal team di lavoro.
Assistere impotenti all’esodo delle migliori risorse è l’unica soluzione possibile? Ovviamente no.
Ecco 10 linee guida da adottare per evitare gli errori più comuni quando si ricopre il ruolo di responsabile.
- Evitare gli eccessivi carichi di lavoro: l’aumento spropositato del carico di lavoro non è consigliabile, specialmente senza la prospettiva di una giusta gratificazione. Inoltre, è dimostrato che cercare di stimolare i collaboratori con un eccessivo quantitativo di lavoro è in realtà controproducente.
- Chi pensa che gratificare un collaboratore per un lavoro ben svolto significhi mostrare debolezza o perdere di autorità si sbaglia di grosso. Un “bravo” o un “ben fatto” è incoraggiante e stimolante di fronte a un risultato positivo, e aiuterà certamente i collaboratori a non sentirsi frustrati o non apprezzati.
- Essere autorevoli, non autoritari: c’è differenza tra autorità e autorevolezza, una differenza che può pesare molto specialmente se si finisce per scambiare un collaboratore per una figura da comandare a bacchetta. Avere un atteggiamento autoritario porta spesso solo a farsi detestare.
- Non sottovalutare o ignorare l’aspetto umano: è necessaria la giusta dose di professionalità e coinvolgimento umano per riuscire a instaurare un vero rapporto con i propri collaboratori, e per guadagnarsi la loro fiducia. Se sono insoddisfatti del loro lavoro, in questo modo, prima di pensare ad andarsene proveranno a trovare una soluzione rivolgendosi al proprio responsabile.
- Rispettare le promesse fatte: è una questione di onore, prima di tutto. Ma anche di motivazione e di fiducia. Molto meglio non fare promesse se poi non si è in grado di mantenerle.
- Evitare di promuovere le persone sbagliate: un buon responsabile deve essere il più possibile oggettivo e imparziale nelle sue valutazioni. E’ importante evitare i favoritismi e avere sempre il polso della situazione per capire subito se tra i collaboratori c’è qualcuno che merita davvero una promozione.
- Promuovere la crescita professionale: è necessario lavorare sodo per permettere ad ogni collaboratore di crescere professionalmente e di sentirsi parte di un percorso che lo porterà lontano. Senza un orizzonte o una prospettiva di crescita aumenteranno le probabilità che i collaboratori se ne vadano.
- Ascoltare e comunicare con i collaboratori: un atteggiamento di apertura nei confronti di idee, iniziative e suggerimenti provenienti dal team è senza dubbio positivo sia per mantenere il gruppo coeso sia per ottenere migliori risultati.
- Dare sempre feedback (anche quando sono negativi): correggere gli errori e dare feedback anche quando non sono proprio positivi non significa affatto umiliare o allontanare un collaboratore. Anzi, in questo modo lo si aiuta a crescere senza farlo sentire abbandonato a se stesso.
- Motivare il team con nuove sfide: la motivazione della squadra di lavoro è lo strumento più forte che si possa avere a disposizione. Anche (e soprattutto) le persone di talento hanno bisogno di essere motivate e di sentirsi parte di un progetto stimolante.
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