Mae West, “la dea peccato”

Mary Jane West, in arte Mae West nacque a New York il 17 agosto 1893.

Fu definita “la dea peccato”, ma più che il "peccato", Mae metteva in evidenza quel modo di fare e interpretare la moda, che avrebbe poi rivoluzionato i costumi sessuali di tutti nei futuri sessant’anni.

Ben poco si sa della sua famiglia, la cosa certa è che non arrivò nel mondo dello spettacolo già adulta, ma fece la gavetta cominciando a lavorare sin dall’età di sei anni. Le parti che fece erano le più svariate e aveva impersonato tutti i tipi di bambini che il teatro avesse a disposizione dal “Piccolo Lord” alla piccola Eva.

La sua carriera mutava con l’andare avanti degli anni, e più maturava più i suoi ruoli cambiavano, così era apparsa come la “Baby Vamp”, aveva inventato lo “shimmy”, un ballo che in quegli anni in America fu una hit, nel 1926 era divenuta una stella nel vaudeville e nel teatro era richiestissima con le commedie scritte di suo pugno. 

È qui che nasce la sua vivacità di donna sessualmente emancipata, certi titoli come “Sex”, “Diamond Lil”, “The Costant Sinner” e “Pleasure Man” raccontavano storie, ma con risvolti all’epoca molto pesanti sotto il profilo morale di quel periodo. 

Ad esempio, nella commedia “The Drag” si parlava di alcuni omosessuali, ma questa pièce non riuscì ad arrivare neppure a New York, per paura che scatenasse all’interno della comunità accese contestazioni. “Pleasure Man” subì un processo per oscenità, combattutissimo in aula, ma che alla fine fece trionfare la stessa West. 

La leggenda volle che Mae West divenisse icona di un atteggiamento perverso e scandaloso, ma questo episodio del processo ad una sua commedia tende a dimostrare che la donna, si lanciava in argomenti scabrosi, ma poi alla fin fine non osava più di tanto, e forse aveva un’ironia che all’epoca non fu capita in pieno.

Era l’unica del suo tempo a trattare il sesso in una chiave quasi comica, le sue battute allusive come “è una pistola che hai in tasca o sei solo contento di vedermi?”, lasciavano in imbarazzo la gente del tempo, oggi risulterebbe tutto più semplice, ma in quegli anni fu additata come una donna dai costumi negativi, mentre una valanga di puritani le si scagliavano addosso quotidianamente.

Solo a questo punto, il cinema, interessato alle sue prevaricazioni, si avvicinò e le propose una carriera cinematografica che in realtà durerà poco (solo 12 film), in quanto l'attrice preferirà dividere la sua carriera  tra cinema, teatro e il ruolo di scrittrice. 

La Paramount le offrì un contratto da 50mila dollari per un solo film, "Una notte dopo l'altra" del 1932. Successivamente ottiene compensi altissimi (fino a 500mila dollari) - per l'epoca impensabili - attraverso altri successi come "Lady Lou" (1933) e "La bella degli anni '90" (1934), film che risollevarono le casse dello studios, all'epoca in crisi.

Alcune curiosità su questa donna dotata di uno spiccato e piccante senso dell’ironia e di curve sinuose ed abbondanti, che esibiva in pose languide e molto provocanti e che negli anni ispirò artisti e non solo.

Salvador Dalí, ad esempio, dipinse il famoso Ritratto di Mae West che può essere usato come appartamento, dove è raffigurata una stanza con il divano a forma di labbra ed altri elementi di arredo che nell'insieme compongono il volto di Mae West. L'opera si trova anche come installazione nel Museo Dalí di Figueres.

Inoltre, il giubbotto di salvataggio in dotazione ai piloti della RAF durante la seconda guerra mondiale venne soprannominato appunto "Mae West" per le sue forme tondeggianti.

Il suo volto compare nella copertina dell'album Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band dei Beatles.


Quando morì, il 22 Novembre 1980 a Hollywood, divenne immediatamente un mito.

La censura che fu professionalmente la sua condanna a morte, le impedì di dire o trasformare a parole ciò che intendeva, la trascinò ben presto via da quel luogo chiamato cinema, ma fu proprio il cinema a renderla una Star ancor’oggi immortale.


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