Mano agli orologi, torna l’ora legale

Prima della diffusione degli orologi, l’organizzazione delle civiltà agricole non si basava sugli odierni ritmi standardizzati tipici delle civiltà industrializzate, ma i contadini erano soliti alzarsi all’alba seguendone inconsciamente il progressivo anticipo in primavera ed il relativo ritardo in autunno. 
Nell’età contemporanea l’espediente dell’ora legale non fa che riprodurre questo antico spostamento dei bioritmi umani a seconda delle stagioni.

Il primo che pensò al meccanismo dello spostamento orario fu Benjamin Franklin che, già nel 1784, pubblicò la sua idea sul quotidiano francese “Journal de Paris” tramite il saggio intitolato “Un progetto economico per la riduzione del costo della Luce”
Le riflessioni di Franklin si basavano, infatti, sul principio del risparmio energetico ma, come spesso accade alle idee più lungimiranti, le sue teorie non ebbero alcun seguito.

Nel 1907, l’idea venne ripresa dal costruttore inglese William Willet, che la trovò estremamente conforme alle esigenze economiche provocate dalla Prima Guerra Mondiale. Qualche anno dopo la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera al “British Summer Time“: lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. In tempo di guerra, infatti, il risparmio energetico era divenuto una priorità assoluta e molti paesi cominciarono a seguire l’esempio britannico.

In Italia l’ora legale fu introdotta il 3 giugno del 1916 e rimase in uso fino al 1920. In seguito, tra il 1940 e il 1948, fu abolita e ripristinata diverse volte a causa della Seconda Guerra mondiale. Infine, venne adottata risolutivamente con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico nel nostro paese aumentava incessantemente.
L’idea di introdurre l’ora legale nasce, quindi, dalla decisione di sfruttare al massimo la potenzialità della luce solare al fine di ottenere un rilevante risparmio energetico. L’assunto principale è quello di sfruttare l’allungamento delle giornate anticipando l’inizio della vita produttiva del paese, andando a ridurre il consumo di energia per l’illuminazione. Il nome internazionale dell’ora legale è infatti “Daylight Saving Time” letteralmente “tempo per il risparmio della luce”.


Disagi dovuti al cambio dell'ora.

Il cambio dell'ora inoltre porterà, secondo gli esperti dell’Università La Sapienza di Roma, oltre 9 milioni di persone a provare un aumento del senso di fatica e dell’irritabilità, oltre alla diffusa comparsa di emicrania ed insonnia. Infatti, circa il 15% della popolazione soffrirà per alcuni giorni di notevoli disagi dal punto di vista del benessere fisico ed emotivo. Ma non è finita qui: secondo la Codacons addirittura un bambino su 2 accuserà disturbi del sonno.

Inoltre, lo psichiatra Michele CucchiDirettore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, sostiene che ad influire sui processi fisici e mentali del cambio dell’ora sia la cronobiologia“le attività ormonali e cerebrali che regolano il sonno e le malattie dell’umore son contraddistinte da una ritmicità periodica, determinata dal susseguirsi dei giorni, delle stagioni e degli anni. A dimostrare questo processo esistono molte teorie derivate da evidenze scientifiche, che indicano la depressione come malattia tipica dei ritmi biologici. L’alterazione dei fenomeno ciclici interviene sui meccanismi che generano la sindrome depressiva, fatta infatti non solo di male di vivere, pessimismo, sensi di colpa e apatia ma anche di sintomi più fisici riconducibili ai ritmi circadiani come insonnia e inappetenza, con un’oscillazione della gravità della sintomatologia nel corso della giornata”.

Detto questo, per battere i disturbi derivanti dal passaggio all’ora legale, una corretta idratazione aiuta a superare questi spiacevoli inconvenienti provocati dal cambio dell’ora. Proprio nel rapporto con il sonno l’idratazione ha infatti un valore fondamentale. L’acqua è un elemento indispensabile per favorire la regolarità intestinale, in quanto migliora il processo digestivo evitando così di appesantire il riposo notturno.

Da ricordare: la notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo scatterà l’ora legale e tutti gli orologi dovranno essere spostati avanti di un’ora, ufficialmente dalle ore 2 alle 3. 

Commenti

Post più popolari