Cos’è La Spugna Konjac? Guida All’Uso Della Famosa Spugna Asiatica
Scopriamo tutto sulla spugna konjac, alleata di
bellezza 100% naturale e biodegradabile, ricca di vitamine ed elementi che
fanno bene alla pelle.
Cos’è la spugna Konjac?
1.
Il Konjac è un tubero originario
dell’Asia, utilizzato da oltre 1500 anni anche nella cucina orientale.
2.
La spugna Konjac non è una novità.
L‘abbiamo “ereditata” anni fa dalla skincare coreana.
3.
È una spugna naturale, indicata anche
per pelli sensibili o con problematiche come eczemi e acne.
4.
Ci sono varie tipologie di spugna
Konjac, alcune arricchite con carbone o con varie argille per soddisfare le necessità dei differenti
tipi di pelle.
Dall’Oriente sono arrivati tanti prodotti e
trattamenti che hanno conquistato il cuore di noi beauty addicted.
E la famosissima spugna Konjac è tra queste. Approdata da noi
diversi anni fa ne esistono diverse varianti. Ma vediamo più nel
dettaglio cos’è e come funziona questa spugna naturale che pulisce la pelle
senza l’utilizzo di prodotti e senza irritarla.
La magica konjac: non una semplice spugnetta vegetale
La konjac è una spugna naturale al 100%,
particolarmente indicata per la pulizia del viso e per ogni tipo di pelle.
Da cosa viene ricavata questa spugnetta? Dal
Konjac, una pianta perenne originaria dell’Asia, coltivata a scopo
alimentare in Giappone, Corea e Cina, ma che cresce anche in maniera
selvatica ad altitudini elevate, dove l’aria è più pura.
È conosciuta con tantissimi nomi differenti, tra
cui konnyaku, konjak, konjaku, patata konjac, giglio voodoo, lingua del
diavolo o igname di elefante.
Dalla sua radice viene prodotto il konnyaku,
ingrediente utilizzato nella cucina orientale e da cui i giapponesi ricavano
una tipologia di noodles, detti shirataki. Oltre
all’ambito culinario, da questo ingrediente si ricava anche la spugna
konjac, usata da centinaia di anni per la detersione del viso e del corpo.
La spugna konjac è alcalina e molto ricca di vitamine e minerali
La spugna konjac è alcalina di natura, quindi bilancia
in modo naturale il PH della pelle. È inoltre naturalmente ricca di
componenti noti per il benessere della pelle, come le vitamine A,
C, D ed E, quelle del gruppo B, oltre che proteine, acidi grassi,
zinco, ferro e magnesio.
Grazie alla sua naturale texture, la
spugna konjac deterge ed esfolia la pelle del viso in profondità, senza
aggredirla, né irritarla.
Come funziona la spugna konjac?
Non oscilla e non ha teste rotanti, ma ha comunque un
gentile potere esfoliante che rimuove la pelle morta e aiuta a ottenere un
incarnato più liscio, omogeneo e luminoso.
Inoltre, grazie al movimento rotatorio con il quale va
utilizzata, la konjac riattiva il microcircolo, andando a riossigenare
la pelle e stimolando il rinnovo cellulare. Ovviamente si tratta di
un’esfoliazione e di una stimolazione differenti da quelle ottenute con
altri tipi di device elettronici, ma è decisamente uno strumento efficace.
Aspetto positivo di questa spugnetta è che può
essere utilizzata anche soltanto con acqua, senza l’utilizzo di detergenti o
saponi. Nel caso si preferisca usare comunque un detergente, è sufficiente
usarne una piccola quantità, perché la konjac produce molta più schiuma di
altre spugne e permette di spargere meglio il detergente, usandone meno.
Di primo impatto la konjac è secca e dura, ma basta
bagnarla con acqua tiepida per ottenere una spugna soffice e morbida. La si usa
facendo un gentile movimento rotatorio dall’interno verso l’esterno del
viso, evitando di grattare eccessivamente le zone con acne, quelle dove
tendono a formarsi foruncoli e il contorno occhi.
Bianca, nera, o rosa? A ognuno la sua konjac
Ci sono diversi tipi di colorazioni per la spugna
konjac, ma a cosa servono? Ogni colore è indicato per una tipologia di pelle
differente. La classica bianca è quella più delicata e adatta a tutti i
tipi di pelle, compresa quella dei bimbi.
La nera è invece quella arricchita con carbone
di bambù, indicata per le pelli a tendenza acneica. La konjac rosa contiene
la delicata argilla rosa ed è indicata per pelli sensibili e
disidratate.
La versione rossa ha anche un effetto
anti-età e rinvigorisce la pelle stanca. Alla verde è
stata aggiunta l’argilla verde, che disintossica e assorbe
l’eccesso di oleosità della pelle.
Tre motivi per provare la spugna konjac
Anzitutto,
un uso costante della konjac rende la pelle radiosa, liscia, vellutata e le
dona quel effetto glow sempre molto
ricercato.
La
konjac è un ottimo alleato in caso di acne e impurità,
in quanto le sue fibre aiutano a purificare i pori occlusi. È inoltre
antibatterica, aiuta ad inibire il battere che causa l’acne, ci aiuta a
eliminare punti neri e infine assorbe il sebo in eccesso.
Infine, questa spugna fa
in modo che il make-up resista a lungo. Come? Rimuove pelle
morta e pellicine che interferiscono con l’applicazione del trucco. Il
massaggio inoltre prepara la pelle a ricevere i prodotti
di skincare e ad assorbirli meglio.
Le regole d’oro per conservare la konjac: mantenerla pulita e cambiarla spesso
Abbiamo visto che le spugne Konjac
sono completamente naturali e biodegradabili al 100%, oltre che prive di
coloranti, additivi o altri prodotti nocivi. Tuttavia sono sempre delle
spugne e di conseguenza vanno disinfettate per evitare la proliferazione
di batteri e… non durano in eterno!
Anzitutto,
dopo l’utilizzo, bisogna lavare bene la spugnetta sotto l’acqua
corrente e strizzarla delicatamente, senza torcerla, per far
fuoriuscire l’acqua in eccesso.
A questo punto, usando il filo di
cotone di cui è sempre dotata, bisogna appenderla in un posto ventilato,
affinché si asciughi completamente. Non lasciatela appoggiata su un mobile o
appesa in luoghi umidi perché non si asciugherebbe.
C’è
chi consiglia di lavarla e conservarla in frigorifero in una busta
richiudibile o in un contenitore per alimenti, qualora non si avesse un luogo
adatto in cui appenderla. In questo caso, prima di utilizzarla, è
necessario sciacquarla e immergerla in acqua tiepida.
Secondo
un altro metodo di sterilizzazione, ogni 10-15 giorni si può immergere la
spugna in acqua molto calda, ma non bollente perché si rischierebbe di
deformarla e di rovinarne le fibre. Quindi la si lascia in ammollo dai 3 ai 5
minuti per disinfettarla. E anche in questo caso, dopo l’uso, è poi vitale
farla asciugare completamente.
Infine, come tutte le spugne, la
konjac non è eterna. Si raccomanda di sostituirla dopo massimo 3 mesi.
Mediamente queste spugne hanno una durata variabile, ma l’ideale sarebbe
cambiarle non appena smettono di espandersi correttamente e iniziano a
rompersi. E comunque cercate di non tenerle più di 3 mesi!
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