La zucca illuminata: chi è Jack O’Lantern? - La leggenda di "Stingy Jack"


Il simbolo di Halloween per eccellenza è una zucca in cui viene intagliato un grottesco volto illuminato da una candela posta al suo interno.

Tale oggetto è ereditato dal folklore irlandese e trae origine dalla leggenda di un “Ne’er-do-well” (“non ne combino una giusta”) chiamato Stingy Jack, un fannullone e scommettitore dal brutto caratteraccio, assai dedito all’alcool.

La leggenda di “Stingy Jack”

C’era una volta un uomo che si chiamava Jack O’Lantern, era solo e senza amici a causa della sua avarizia; amava bere birra e passava tutto il suo tempo alla taverna.

Un giorno, mentre era seduto al bancone si trovò seduto accanto al diavolo in persona, venuto per reclamare la sua anima. Jack, che oltre ad essere avaro era anche furbo, disse: “Ti darò la mia anima in cambio di un ultimo boccale di birra!” rispose Jack senza scomodarsi troppo. “Bene – rispose il diavolo – aspetterò!”.

“Purtroppo non ho più soldi per pagare la birra, dovrai aspettare!” replicò Jack, ma il diavolo si trasformò immediatamente in una moneta da 6 pence in modo che Jack potesse pagarsi l’ultimo boccale di birra. Fu allora che Jack lo prese e, sotto forma di monetina, lo rinchiuse nel taschino dove teneva anche una croce d’argento. Imprigionato irrimediabilmente, per riottenere la libertà, il Diavolo accettò il patto proposto da Jack, che consisteva nel posticipare di un anno la sua morte.



La vigilia di Ognissanti seguente, il Diavolo si ripresentò per ottenere l’anima dell’uomo. Questa volta Jack gli propose una scommessa: non sarebbe più riuscito a scendere da un albero. Il Diavolo sorrise ed accettò, salendo su un albero lì vicino. Fu allora che Jack incise sulla corteccia una croce, che impediva al Diavolo di saltare giù.

Con la vittoria in pugno, Jack propose al Diavolo un patto: “Cancellerò la croce e ti lascerò andare se prometti di non presentarti più da me e non portarmi mai all’Inferno!”

Il diavolo ovviamente accettò e quando fu libero fuggì a gambe levate.

Dopo circa un anno, Jack morì. Pensò bene di presentarsi alla porta del Paradiso, ma non gli fu data la possibilità di entrare; in effetti aveva condotto una vita dissoluta piena di peccati e un pochino se l’aspettava, così scese all’ingresso dell’Inferno dove trovò il diavolo in persona, il suo vecchio prigioniero, ad attenderlo alla porta. Invece di accoglierlo nel Regno delle Tenebre il diavolo gli ricordò il loro vecchio patto: “Mi hai fatto promettere di non portarti mai nella mia dimora ed il diavolo rispetta sempre le sue promesse: tu qui non potrai entrare!”.
Non potendo entrare né all’inferno né in paradiso, il povero Jack fu condannato a vagare sulla terra alla ricerca di un luogo in cui sostare; per illuminare il proprio cammino chiese come unico favore al diavolo di poter avere un tizzone di fuoco da mettere nella rapa cava che portava con sé.

Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada, bussando alle porte per cercare riposo.

Stingy Jack fu soprannominato Jack O’Lantern (ma anche Hob O’Lantern, Fox Fire, Corpse Candle, Will O’ The Wisp). Si sarà notato che nella leggenda si parla di una rapa e non di una zucca.


La spiegazione a ciò sta nel fatto che gli irlandesi sbarcati in America non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi.

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